FRANCIACORTA SATEN

FRANCIACORTA SATEN

Per poter individuare i migliori abbinamenti per il Franciacorta Satèn è indispensabile conoscere le sue principali caratteristiche. Saranno, infatti, le sue proprietà a suggerire i piatti che questo vino può accompagnare.

Il Franciacorta Satèn è un Franciacorta DOCG, “blanc de blancs”, ricavato esclusivamente da uve Chardonnay e/o Pinot Bianco, prodotto nella sola tipologia Brut, che si caratterizza per una pressione interna al di sotto delle 5 atmosfere, inferiore rispetto a tutte le altre tipologie della Denominazione. Questa sua qualità distintiva si traduce, all’atto degustativo, in bollicine meno aggressive, in un perlage finissimo, persistente ed armonico, in una spuma morbida e “setosa”, quasi cremosa.

All’olfatto rivela piacevoli profumi fruttati e floreali, determinati dall’utilizzo di sole uve a bacca bianca, a cui si aggiungono delicate note tostate. Al gusto conferma e rinvigorisce le sensazioni olfattive, evidenziando inoltre una piacevole sapidità e freschezza, in perfetta armonia con la sua tipica morbidezza.

Sulla base delle sue qualità, il Franciacorta Satèn è particolarmente indicato in determinate occasioni e con piatti morbidi, leggeri e delicati.

L’aperitivo è il suo habitat naturale e ideale. La sua eleganza, la sua leggerezza, unitamente alle sue morbide “bollicine” lo rendono adatto ad accompagnare i classici stuzzichini salati o i salumi italiani, dal crudo alla mortadella, dalla bresaola allo speck. Per gli stessi motivi è eccellente con sfiziosi antipasti di mare o di verdure, caldi o freddi.

In particolare, da provare l’abbinamento con tartine e bruschette arricchite da formaggi cremosi o con l’insalata russa, la cui cremosità si sposa al meglio con quella del vino, e con gli arancini e le olive ascolane, con le bollicine del vino che vanno a pulire il palato tra un boccone e l’altro.

Ma, oltre all’aperitivo e agli antipasti, il Satèn è in grado di impreziosire molte portate di un pasto. Tra i primi piatti vanno ricordati: risotti cremosi alle verdure, come il risotto agli asparagi o alle zucchine, la cui morbidezza è supportata ed esaltata dalla setosa spuma del vino, o il risotto alla pescatora o ai frutti di mare, i cui sapori verranno sostenuti dalla freschezza e dalla sapidità del vino.

Ottimo con il pesce crudo, con i delicati gusti del pesce che ben si sposano con la leggerezza e l’eleganza del Satèn. E per i più audaci è possibile abbinarci anche il sushi, ma solo nelle versioni meno aromatiche e meno ricche di salse e condimenti che, altrimenti, potrebbero sovrastare i fini profumi del vino.

 

Tra i secondi piatti spazio alla fritture di pesce, a cui dona freschezza, con effetto sgrassante e detergente sul palato, e, più in generale, a piatti di pesce a carne bianca, tra cui la sogliola, il branzino, il merluzzo e la triglia, dal gusto leggero e delicato e, anche in questo caso, da cucinare senza particolari condimenti per conservarne i sapori originari. Il Satèn, con la sua finezza e leggerezza, avrà un effetto nobilitante sul piatto e sull’autenticità dei suoi profumi.

E se proprio non puoi fare a meno di questo eccellente vino, puoi proporlo anche con carni bianche, sempre leggere, non corpose e non troppo aromatiche.

Infine, una raccomandazione: no al Satèn con il dessert. Il dolce vuole un vino dolce per cui dovrai virare su uno spumante dolce, un Franciacorta Demi-sec, ad esempio, giusto per restare nella Denominazione. 

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