LE FASI DI LAVORAZIONE DEL VINO

LE FASI DI LAVORAZIONE DEL VINO

Il nostro paese è famoso per avere una tradizione culinaria molto antica e variegata, ma si sa che oltre al buon cibo l’Italia vanta anche molteplici vini locali, venduti in tutto il mondo. L’Italia è riconosciuta infatti per essere una gran produttrice di vino, e per possedere molti celebri vigneti. 

Riconoscere ed individuare i diversi tipi di vino è un’arte, che solo in pochi riescono ad apprendere correttamente; servono passione, anni di studio e soprattutto una formazione sulle fasi di lavorazione del vino per poter gustare appieno questa bevanda, e saperla abbinare correttamente ad ogni pietanza.

In questo articolo ripercorriamo brevemente le fasi essenziali di lavorazione del vino, quelle che ci permettono di godere di un prodotto finito valido e gustoso. Prima di iniziare la raccolta dell’uva, e dare dunque il via a tutto il processo di lavorazione, va chiarito che la vinificazione inizia ben prima della raccolta dell’uva; il vitigno deve essere in primo luogo seguito e curato con appositi prodotti! Ecco quindi di seguito le principali fasi di lavorazione del vino partendo dalla prima: la vendemmia.

La vendemmia: Prima di raccogliere l’uva è necessario interrompere i trattamenti sul vitigno per qualche tempo, per dare il tempo alle piogge di ripulirlo. Quando l’uva sarà giunta a maturazione è ora di raccoglierla. 

La pigiatura: Ora che l’uva matura è stata raccolta è tempo di pigiarla! La pigiatura si conclude con un passaggio importantissimo: la fermentazione alcolica, che trasforma gli zuccheri e acqua presenti degli acini in alcol e anidride carbonica. Si può allora procedere con le successive fasi di lavorazione del vino.

La fermentazione: A questo punto è fondamentale monitorare costantemente il mosto ottenuto e posizionato nel tino. Perchè la fermentazione avvenga nel modo corretto è necessario immettere nel mosto lieviti selezionati e tenere sotto controllo la temperatura, che non deve mai scendere sotto i 18°C. A questo punto si forma quello che è detto “cappello”, che sprigiona dei gas che spingono le vinacce verso l’alto. Questa è anche la fase in cui si dà al futuro vino il suo colore, che ottiene tramite la frollatura; si rompe cioè il cappello con un bastone per dare ossigeno al mosto. Si procede quindi al rimontaggio, cioè si preleva una parte del mosto sottostante per versarlo sopra al cappello. A seconda del tipo di vino, il mosto ha una durata di riposo all’interno del tino, che può durare anche settimane.

Svinatura e torchiatura: le successive fasi di lavorazione del vino sono da eseguirsi a fermentazione ultimata. Il vino viene estratto dal tino tramite un’elettropompa e versato in una botte pulita; le vinacce rimanenti invece vengono pressate, così da poterne ricavare materiale prezioso alla distillazione e alla concimazione. 

La fermentazione lenta: Questa seconda fermentazione richiede più tempo, circa un mese, e dura finchè il vino non bloccherà la fase in cui esprime il “frizzare”. 

La conservazione: questa è una delle fasi di lavorazione del vino più delicate, perché è proprio con la fine della fermentazione lenta che c’è più rischio di malattie e di rovinare completamente tutto il lavoro fatto fino ad ora. Sarà bene quindi prendere delle precauzioni che gli addetti ai lavori conoscono bene!

I travasi: A metà novembre avviene il primo travaso, dopodiché il vino è pronto per la fase di invecchiamento che può avvenire in botte o in bottiglia. 

L’imbottigliamento: Fondamentale per questa fase è il monitoraggio delle fasi lunari, del clima e della pressione esterna. Sono questi gli elementi che influiscono sia positivamente che negativamente sul vino!

Lo stoccaggio: Siamo arrivati all’ultima delle fasi di lavorazione del vino. Dopo l’imbottigliamento, il vino necessita di essere tenuto in un ambiente fresco durante l’anno, preferibilmente al buio e con una temperatura che non superi i 15°C, lontano da prodotti alimentari che possano emanare odori forti come salumi e formaggi e quindi contaminare il vino. Per i primi dieci giorni le bottiglie dovranno rimanere in posizione verticale, poi le si possono collocare in orizzontale. 

La prossima volta che gusterai un buon calice di vino non potrai far a meno di ricordare di quanto lavoro nasconda la produzione di questa bevanda preziosa, e delle numerose fasi di lavorazione del vino necessarie per ottenere un prodotto finito unico nel suo genere.

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