OSTERIE E BACARI
Osterie e Bacari dai tempi della serenissima
Il vino nel Veneto si intreccia con la vita sociale di questa regione fin dai tempi antichi. Navigare in questo mare di tradizioni è un compito arduo, poiché ci troviamo a dover decifrare il significato dei vari termini utilizzati per definire i locali destinati alla mescita e degustazione.
Bastioni, Magazeni, Furatole erano locali con diverse licenze di esercizio. Nella gerarchia delle strutture ospitaliere, le osterie occupavano il vertice del sistema enogastronomico locale. Nelle "hostarie a pluri", gli osti si dilettavano nell'offrire ai loro avventori vini pregiati, i "vini puri" provenienti dalla Romania, da Candia o della malvasia, ribolla o trebbiano. Dall'altra parte, nelle più umili "hostarie a minori", venivano proposti vini più accessibili, pensati per una clientela dalla borsa più modesta.
Poi, la genialità di un astuto mercante fece sorgere un'idea rivoluzionaria: importare dalla lontana Puglia un vino economico e distribuirlo in locali dedicati. Questo vino fu chiamato da un gondoliere "vin da bàcaro", che significa "vino da far baldoria" coniando cosi il nome che verrà attribuito a questo tipo di locale, nome che ha resistito alle intemperie del tempo giungendo fino ai giorni nostri.
Gli antichi locali, custodi di storie secolari, hanno trasmesso ai loro discendenti non solo nomi e insegne, ma anche l'importante compito di fungere da piacevole punto di riferimento sociale. In un mondo in continua evoluzione, questi luoghi perdurano come autentici custodi della ricca cultura enologica veneta, invitando gli avventori a immergersi in un'esperienza che va oltre il semplice atto di degustare un buon bicchiere di vino.