IL CARNEVALE DI UNA VOLTA

IL CARNEVALE DI UNA VOLTA

Con la fine delle festività natalizie e l’avvicinarsi della primavera ci avviamo a celebrare anche una delle festività più amate da adulti e bambini, il Carnevale! 

A Venezia ogni anno si tiene uno dei carnevali più famosi ed apprezzati del mondo, che attira sempre moltissimi turisti curiosi di celebrare dal vivo questa antichissima festività. 

Col passare degli anni anche le usanze sono cambiate: costumi e celebrazioni si sono evoluti, aggiungendo alla tradizione elementi moderni.

Oggi la scelta dei travestimenti è molto vasta; oltre ai tradizionali abiti carnevaleschi veneziani, alle persone piace vestire i panni di numerosi eroi e personaggi di fantasia derivanti da libri e film; trucchi, parrucche, spade, bacchette magiche, stelle filanti e trombette sono immancabili alle feste di Carnevale odierne, ma una volta questi oggetti non solo non erano utilizzati, ma non esistevano nemmeno. Il Carnevale di una volta veniva celebrato in modo molto più semplice, ma ciò non significa che non fosse una grande festa! 

Oggi ci immergiamo nei ricordi per riportare in vita le tradizioni del Carnevale di una volta, con le sue consuetudini e i suoi sapori tipici, che ancora oggi sono il simbolo di questa allegra festività.

Al Carnevale di una volta le “maschere” passavano di casa in casa rallegrando l’atmosfera con canti e balli, e in cambio ricevevano un po’ di cibo come salsicce e uova, che i bambini infilzavano sul loro punteruolo.

Una tradizione che invece è rimasta invariata dal Carnevale di una volta è la sfilata dei carri, simbolo di questa festa. Certo, un tempo i carri erano più piccoli e decorati alla bell’e meglio, e si addobbavano in casa in maniera molto artigianale con carta e colla creata con acqua e farina. 

Che Carnevale sarebbe senza mascherarsi? Nel giorno in cui i ruoli si invertono e ognuno può diventare re o supereroe, non può mancare il travestimento. Oggi in quanto a costumi abbiamo l’imbarazzo della scelta, ma in passato bisognava ingegnarsi e usare la fantasia sfruttando ciò che si aveva in casa, spesso vecchi abiti che venivano riciclati in modo creativo. Una delle abitudini più diffuse riguardo al travestimento riguardava lo scambio di ruoli: gli uomini indossavano gonne e scialle e le donne pantaloni e giacche. Nel Carnevale di una volta non mancava di certo il make-up, al quale si rimediava bruciacchiando dei tappi di sughero sul fuoco con i quali poi ci si truccava il viso, simulando barbe e baffi. 

C’è però una tradizione che è rimasta invariata dai tempi passati e riguarda la nostra cucina. Se infatti la tradizione viene meno in molti ambiti, quello culinario è decisamente il campo in cui la tradizione viene sempre rispettata alla lettera! Ancora oggi possiamo gustare frìtoe, galani e castagnole, che ci riportano indietro ai sapori del Carnevale di una volta.