
Il vino spumante
è un vino caratterizzato dalla presenza di anidride carbonica (CO₂) disciolta, che conferisce effervescenza, vivacità e sensazioni gustative uniche. La sua produzione richiede particolari tecniche enologiche e può variare a seconda del metodo utilizzato.
Caratteristiche principali del vino spumante
- Effervescenza: dovuta all’anidride carbonica, sviluppata naturalmente durante una seconda fermentazione. Può variare in intensità (perlage fine o grossolano).
- Pressione interna: ≥ 3 bar a 20 °C (altrimenti si parla di frizzante se < 3 bar).
- Tipologia zuccherina (in base al residuo zuccherino):
- Brut nature (senza zuccheri aggiunti, molto secco)
- Extra brut
- Brut
- Extra dry
- Dry
- Demi-sec
- Doux (dolce).
- Vitigni utilizzati: variabili secondo la zona; esempi tipici sono Chardonnay, Pinot nero, Pinot bianco, Glera (per il Prosecco).
- Caratteristiche organolettiche: freschezza, acidità marcata, aromi fruttati/floreali (nei giovani) o complessi e tostati (nei più affinati).
Modalità di creazione del vino spumante
La spumantizzazione avviene attraverso una seconda fermentazione alcolica, che sviluppa CO₂ in bottiglia o in autoclave. Esistono diversi metodi principali:
1. Metodo Classico (Champenoise)
- La seconda fermentazione avviene in bottiglia.
- Fasi principali:
- Tiraggio: aggiunta di zuccheri e lieviti al vino base e imbottigliamento.
- Presa di spuma: fermentazione lenta in bottiglia (mesi o anni).
- Affinamento sui lieviti: contatto con i lieviti che arricchiscono di complessità aromatica.
- Remuage: progressiva inclinazione delle bottiglie per far scivolare i sedimenti sul collo.
- Sboccatura (dégorgement): rimozione dei sedimenti.
- Dosaggio: aggiunta della “liqueur d’expédition” (miscela di vino e zucchero) per regolare la dolcezza.
- Risultato: spumanti complessi, con aromi di crosta di pane, lievito, nocciola, lunga persistenza.
2. Metodo Martinotti (o Charmat)
- La seconda fermentazione avviene in grandi autoclavi di acciaio a temperatura controllata.
- Processo più rapido (alcune settimane o pochi mesi).
- Vino filtrato e imbottigliato in pressione.
- Risultato: spumanti freschi, fruttati, floreali, con minore complessità aromatica rispetto al metodo classico.
→ Esempi: Prosecco, Asti Spumante.
3. Metodo Ancestrale
- Tecnica antica e artigianale.
- Il vino viene imbottigliato prima del termine della fermentazione primaria.
- La fermentazione prosegue in bottiglia sviluppando CO₂, senza sboccatura né dosaggi.
- Spumanti rustici, naturali, spesso leggermente torbidi (“col fondo”).
In Conclusione
i vini spumanti rappresentano una delle espressioni più affascinanti e versatili dell’enologia. Che siano ottenuti con il metodo Classico, il Martinotti/Charmat o l’Ancestrale, ognuno racconta una storia diversa fatta di tecnica, territorio e tradizione. La loro freschezza, la complessità aromatica e la capacità di adattarsi a momenti diversi – dal brindisi informale alle grandi celebrazioni – li rendono protagonisti indiscussi della convivialità e simbolo dell’eccellenza vitivinicola italiana e internazionale.