Vini Spumante
Posted by      08/22/2025 13:55:41
Vini Spumante

Il vino spumante

è un vino caratterizzato dalla presenza di anidride carbonica (CO) disciolta, che conferisce effervescenza, vivacità e sensazioni gustative uniche. La sua produzione richiede particolari tecniche enologiche e può variare a seconda del metodo utilizzato.


Caratteristiche principali del vino spumante

  • Effervescenza: dovuta all’anidride carbonica, sviluppata naturalmente durante una seconda fermentazione. Può variare in intensità (perlage fine o grossolano).
  • Pressione interna: ≥ 3 bar a 20 °C (altrimenti si parla di frizzante se < 3 bar).
  • Tipologia zuccherina (in base al residuo zuccherino):
    • Brut nature (senza zuccheri aggiunti, molto secco)
    • Extra brut
    • Brut
    • Extra dry
    • Dry
    • Demi-sec
    • Doux (dolce).
  • Vitigni utilizzati: variabili secondo la zona; esempi tipici sono Chardonnay, Pinot nero, Pinot bianco, Glera (per il Prosecco).
  • Caratteristiche organolettiche: freschezza, acidità marcata, aromi fruttati/floreali (nei giovani) o complessi e tostati (nei più affinati).

Modalità di creazione del vino spumante

La spumantizzazione avviene attraverso una seconda fermentazione alcolica, che sviluppa CO in bottiglia o in autoclave. Esistono diversi metodi principali:

1. Metodo Classico (Champenoise)

  • La seconda fermentazione avviene in bottiglia.
  • Fasi principali:
    1. Tiraggio: aggiunta di zuccheri e lieviti al vino base e imbottigliamento.
    2. Presa di spuma: fermentazione lenta in bottiglia (mesi o anni).
    3. Affinamento sui lieviti: contatto con i lieviti che arricchiscono di complessità aromatica.
    4. Remuage: progressiva inclinazione delle bottiglie per far scivolare i sedimenti sul collo.
    5. Sboccatura (dégorgement): rimozione dei sedimenti.
    6. Dosaggio: aggiunta della “liqueur d’expédition” (miscela di vino e zucchero) per regolare la dolcezza.
  • Risultato: spumanti complessi, con aromi di crosta di pane, lievito, nocciola, lunga persistenza.

2. Metodo Martinotti (o Charmat)

  • La seconda fermentazione avviene in grandi autoclavi di acciaio a temperatura controllata.
  • Processo più rapido (alcune settimane o pochi mesi).
  • Vino filtrato e imbottigliato in pressione.
  • Risultato: spumanti freschi, fruttati, floreali, con minore complessità aromatica rispetto al metodo classico.
    → Esempi: Prosecco, Asti Spumante.

3. Metodo Ancestrale

  • Tecnica antica e artigianale.
  • Il vino viene imbottigliato prima del termine della fermentazione primaria.
  • La fermentazione prosegue in bottiglia sviluppando CO, senza sboccatura né dosaggi.
  • Spumanti rustici, naturali, spesso leggermente torbidi (“col fondo”).

In Conclusione

 i vini spumanti rappresentano una delle espressioni più affascinanti e versatili dell’enologia. Che siano ottenuti con il metodo Classico, il Martinotti/Charmat o l’Ancestrale, ognuno racconta una storia diversa fatta di tecnica, territorio e tradizione. La loro freschezza, la complessità aromatica e la capacità di adattarsi a momenti diversi – dal brindisi informale alle grandi celebrazioni – li rendono protagonisti indiscussi della convivialità e simbolo dell’eccellenza vitivinicola italiana e internazionale.

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