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Vino Biologico e Biodinamico (Demeter)
Fermentazioni spontanee
Rifermentato con il suo mosto
SENZA SOLFITI aggiunti
Senza sboccatura con FONDO
Stabilizzazione tartarica naturale
Senza aggiunta di zuccheri nella presa di spuma
Colore: ha un colore rosa con venature salmone, impenetrabile per via della torbidità in bottiglia.
Al naso: emergono note fruttate con sentori di fragola di bosco e piccoli frutti rossi.
In bocca: al palato la carbonica è tenue, finemente solletica il sorso e lo rende perfetto, pulito e di giusto equilibrio. Ottima lunghezza gustativa.
Abbinamenti: Aperitivi ed antipasti di pesce, pietanze di pesce in generale, piatti vegetariani.
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Il Pinot Grigio può vantare un genitore importante: il Pinot Nero. Infatti, da una sua mutazione gemmaria nasce il Pinot Grigio. Questo vitigno viene definito impropriamente uva bianca, ma dallo stesso nome è chiaro che siamo di fronte ad una varietà non a bacca bianca. Il colore dei suoi acini a maturazione è un rosa più o meno carico. Origina vini di colore ramato anche se viene vinificato in bianco, mentre se lavorato a contatto con le bucce assume un colore rosato, molto vicino al rosa occhio di pernice con riflessi buccia di cipolla. Il Pinot Grigio ramato vanta una tradizione ben radicata nota sin dai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia che proprio con il termine “Ramato” indicava nei contratti di compravendita il nome del vino Pinot Grigio. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una progressiva scomparsa di questa interpretazione più classica (ramata) a favore della più “moderna e tecnologica” vinificazione in bianco in cui la leggera presenza di colore viene allontanata attraverso l’azione decolorante del carbone enologico. Basta osservare un grappolo di questo vitigno per capire che l’uva non merita di essere privata del suo “colore” naturale e con esso di parte del suo corredo varietale.
VINO SPUMANTE PINOT GRIGIO Brut Nature
La tecnica di spumantizzazione ancestrale si basa sulla fermentazione in vasca bloccata a un tenore di zuccheri (raffreddamento del mosto a 6°C e 18g/lt di residuo zuccherino) che garantisce dopo l’imbottigliamento la presa di spuma senza l’aggiunta di saccarosio.
Il vino rifermenta in bottiglia e la maturazione dello spumante avviene “sur-lie” ovvero sui propri lieviti che danno un aspetto velato e opaco, in contrasto con la brillantezza e la luminosità delle bollicine degli spumanti convenzionali.
LO SPUMANTE OTTENUTO CON LA “TECNICA ANCESTRALE” NON È DA CONFONDERE CON GLI SPUMANTI BRUT NATURE, PAS DOSÉ O DOSAGGIO ZERO IN QUANTO QUESTI PREVEDONO L’AGGIUNTA DI SACCAROSIO IN RIFERMENTAZIONE PER LA PRESA DI SPUMA.